martedì 25 gennaio 2011

Questa nazione è un postribolo



Da quando è iniziata questa storia, che occupa ormai menti e cuori di cittadini e giornalisti italiani e stranieri, non so più cosa scrivere.

Non c'è nemmeno bisogno che chiarisca quale storia, perchè i mezzi d'informazione e i protagonisti della scena politica non parlano di altro.

Mi sento esclusa da questo battage mediatico, perchè davvero non so cosa dire.
Si è semplicemete superato ogni limite.
Siamo un Paese paralizzato, sotto ogni punto di vista.

In fondo mi chiedo: di che vi stupite? Non era chiaro da tempo?
La verità è che il sentimento dominante qui non è l'indignazione dei pochi che ancora riescono a provare qualcosa di elevato in un contesto degradato, ma il voyeurismo dei più. 

Cosa cambierà?
Cosa mai può cambiare in una nazione dominata da un sistema clientelare, dove si vive di intrallazzi, si avanza per scorciatoie, si parla per coprire il vuoto, si urla per non sentire?

Allora tanto vale stare in silenzio.



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